lunedì 18 novembre 2024

"Sul lettino di Freud" di Irvin D. Yalom. Ed. Beat besteller (2022). Titolo originale "Lying on the Couch (1996)

Con il romanzo "Sul lettino di Freud" ho finalmente trovato il libro da consigliare quando mi concedo una qualsiasi confidenza a un amico o collega e lui risponde con l'odiosa frase: "eppure sei uno psicologo, dovresti essere avvantaggiato". 

In tutte queste circostanze, avrei voluto dire: "Sono uno psicologo, non un alieno", ma lui non capirebbe, pertanto il più delle volte ho subito il colpo, senza riuscire a spiegare che anche gli psicologi si confrontano con l'ardua sfida di sopravvivere al teatro dell'assurdo della quotidianità.

Protagonista del romanzo è la psicoterapia con tutti i personaggi che ruotano intorno ad essa. Con sarcasmo, a volte oserei dire cinismo, l'Autore descrive le fragilita' degli psicoterapeuti, denunciando il sacrilegio compiuto tutto le volte che sono violate le norme deontologiche.

Ho trovato la lettura molto istruttiva, perche' malgrado tutto, la risposta esistenziale alle vicende quotidiane è proprio nelle fragilità di ciascuno di noi, se solo troviamo il coraggio di approfondire quale verità si nasconde dietro ai nostri errori.

Così scopriamo per esempio che la rigidità di giudizio e l'altezzosità possono essere trappole mortali,  neutralizzate solo quando la persona riesce a comprendere quale funzione esse ricoprano in quel funambolico gioco di compensazione tra le fragilità più profonde, quelle che sorgono nella nostra famiglia di orgine, o nei notri vissuti emotivi più reconditi.   

Consiglio il libro a chiunque, con particolare riferimento ai professionisti di salute mentale, psicologi o psichiatri che siano

venerdì 12 aprile 2024

"Sogno imperfetto. Come vivere diversamente felici" di Francesca Cerreto. I Libri Mompracem, 2022

Un diario autobiografico scritto da una mamma, che insieme al marito adotta un bambino con bisogni speciali. 

Dal libro si evince quanto già complicato sia il mondo dell'adozione di un bambino, e quanto ancora più complicato tale percorso diventi quando il bambino ha difficoltà psicomotorie. 

L'ingresso del bambino in una coppia significa formare una nuova famiglia e rivoluazionare la vita di tutti i suoi componenti, nessuno escluso.

La scrittrice è generosa nel descrivere le mille difficoltà affrontate da lei stessa, dal marito e dal piccolo. 

I temi sono tanti: l'accettazione della realtà clinica del bambino tra diagnosi e speranze, la difficoltà a trovare scuole sufficientemente attrezzate ad accogliere bambini con necessità speciali, il superamento delle frustrazioni al di là delle aspettative deluse e dell'accettazione di non essere genitori onnipotenti, la battaglia ai pregiudizi e alle discriminazioni di ogni genere, il confronto con una cultura purtroppo ancora diffusa che giudica più facilmente di quanto non riesca ad accogliere. 

Il linguaggio fluido e la penna facile della scrittrice consentono al lettore di entrare nel vivo degli aspetti più profondi di un'esperienza di vita così complicata. 

Per superare le difficoltà i genitori hanno dovuto rivoluzionare la visione personale del mondo, in tutte le sue sfaccettature esistenziali, nelle relazioni, nei valori e negli spazi di cura del figlio e anche di se stessi. L'esperienza adottiva rivoluziona persino la concezione del tempo, laddove tale dimensione cambia l'ordine cronologico delle fasi evolutive, con dilatazioni a tempo indeterminato: quando le difficoltà sono così numerose, appare legittimo concedersi tempi supplementari e riuscire a dare persino nuovi criteri di qualità a ciò che ci circonda. In questo modo riusciremo a sviluppare una nuova concezione di felicità. Infatti, il bambino diversamente abile è diversamente felice, perchè diversa è la sua storia. Ogni suo piccolo passo verso la capacità di pronunciare anche solo una parola è una grande conquista per quel gigante itinerario che si chiama comunicazione, prima tappa ... comunicare di esserci.  

Il libro è costellato da tanti momenti di entusiasmo, altrettanti momenti di sconforto. Solo in una cultura dell'inclusione, i primi possono prendere vantaggio sui secondi.

Senza indugi devo qui scrivere che il libro va letto da tutti, vi assicuro che è foriero di troppi stimoli per lasciarlo sullo scaffale di una libreria.


Il libro sarà presentato domani 13 aprile 2024 presso la biblioteca comuncale di San Casciano (Firenze) alle ore 17.30

lunedì 19 giugno 2023

"Geografia di un dolore perfetto" di Enrico Galiano. Garzanti Editore, 2023

 Non è il primo libro che leggo di Enrico Galiano, qualche tempo fa mi ero imbattuto nella sua opera intitolata "L'arte di sbagliare alla grande" e ne rimasi entusiasta. Ogni aspettativa derivante dal mio primo incontro con l'Autore è stata qui confermata. Scrittura semplice, ma mai banale nei contenuti, anche se a tratti ho avuto l'impressione che la tecnica espositiva rischiasse di dominare la trama: una pecca veniale se si considera che gli spunti sul signficato della relazione tra padre e figlio sono davvero numerosi.

Mentre leggevo le mille vicissitudini passate dal figlio nel tentativo di crearsi un padre, non ho potuto fare a meno di richiamare dalla mia memoria la concezione di buon genitore nella teoria della personalità di Carl Rogers, il mio autore di riferimento nella mia professione di psicoterapeuta.  

Ebbene, cosa dice Rogers in merito alla funzione genitoriale? La principale è quella di amare incondizionatamente il figlio. Il concetto è presente anche nella teoria di Kohut. Ciascuno di noi nel corso dello sviluppo della propria personalità ha avuto bisogno di qualcuno che credesse nelle nostre capacità, perché sviluppassimo la necessaria autostima da poter a nostra volta trovare il coraggio di perlustrare e conoscere il mondo, oltre che noi stessi. La maturazione psicologica è frutto di un gioco di specchi: io credo in me stesso se trovo qualcuno che creda in me. Ciò che conta non è tanto la presenza costante di un genitore, quanto la garanzia che qualcuno (o qualcosa?) eserciti tale funzione. Quel qualcuno, come accade nel libro, può essere anche un genitore intermittente, il cui vuoto è colmato dalla fantasia, vuoi anche supportata da un oggetto ponte (nel libro di Galiano, l'atlante), che unisce l'esperienza al desiderio di un genitore, in modo da completare così quel vuoto intermittente di una funzione genitoriale. Malgrado il dolore derivante dalla sgradevole esperienza del vuoto lasciato dal padre assente, l'oggetto ponte ha fornito il suo contributo nel supportare lo sviluppo di una personalità sufficientemente sana. 

Colmare il vuoto con l'oggetto ponte e con la fantasia: proviamo ad approfondire il concetto. A proposito di oggetto ponte, Winnicott parla di oggetto transizionale, ovvero di un oggetto che permette al bambino di transitare dalla totale dipendenza dal genitore ad una progressiva autonomia veicolata da un oggetto esterno, che gioca la funzione simbolica di alterità, con la quale il bambino impara a relazionarsi.  Quell'oggetto è pieno di carica simbolica, è il significato che il bambino (futuro adulto) impara ad attribuire non solo all'intero mondo, ma anche (e soprattutto) alla propria esperienza personale. Nel libro Enrico Galiano ben descrive quanto l'atlante sia stato importante per garantire una presenza paterna in sua assenza. 

Ancora sulla fantasia. Quante volte nella vita quotidiana troviamo fin troppa censura alla funzione giocata dalla fantasia? Pare che le nostre insicurezze cerchino simulacri di rassicurazione nella sterile logica della razionalità. Così non è stato per fortuna nel caso del nostro Autore ancora bambino, laddove gli adutli che lo circondavano (la madre e gli insegnanti) gli hanno concesso di giocare con l'atlante e di viaggiare in giro per il mondo, laddove anche solo (ancora una volta) con la fantasia il bambino si relazionava con un padre assente concretamente, ma presente nella sfera emotiva dell'infante dalla personalità ancora in fieri.  

Preme qui sottolineare che la teoria di Rogers ha un sapore rassicurante e allo stesso tempo ottimista, perché insiste sull'avverbio "sufficientemente": in chiave psicologica non è utile pensare alla perfezione, bensì alle condizioni (necessarie e sufficienti) presenti all'interno della relazione genitore-figlio, perché la forza biologica di sviluppo faccia il suo percorso evolutivo naturale (Rogers chiama tale forza "tendenza attualizzante"): ogni essere vivente è dotato di tale forza e la funzione genitoriale deve essere sufficientemente accogliente e stimolante da lasciare che essa si sprigioni: in tal modo lo sviluppo della personalità si sviluppa in autonomia.

Io non so se l'Autore di "Geografia di un dolore perfetto" conosce la teoria di Carl Rogers, però è davvero sorprendente quanto il suo scritto autobiografico rappresenti la prova della veridicità della teoria qui citata. 

Nel complesso la lettura è piacevole e profonda allo stesso tempo. Il racconto autobiografico non manca di sorprese e tutto ciò rende l'opera accattivante, malgrado il tema non sia dei più semplici: nel libro di Galiano sembra che ogni uomo si confronti con le sue debolezze primariamente quando diventa padre. Gli errori di una vita intera si concretizzano di fronte agli occhi e ai vissuti del figlio.

Senza ombra di dubbio il libro è da leggere, con gli occhi di figlio e (per chi ha la fortuna di esercitare a qualsiasi titolo una funzione genitoriale) anche con gli occhi di padre o madre.

lunedì 1 maggio 2023

Seminario gratuito: "ll benessere psicologico secondo Carl Rogers"

 


Carl Rogers è definito il Rivoluzionario silenzioso perché ha sviluppato una nuova concezione della natura umana. In essa la persona è al centro, con i suoi bisogni, le sue emozioni e persino con le sue ambivalenze. 

Ne deriva una teoria centrata sulla persona che aiuta quotidianamente ciascuno di noi ad orientarci secondo criteri benefici della nostra psiche

Il seminario è gratuito e sarà pubblicato in diretta Fb dalla pagina Studi Rogersiani

QUANDO: 23.5.2023 ore 21.15 - via Pratese 48 - Firenze

ISCRIZIONI: Necessario scrivere a info@studirogersiani.it per partecipare all'evento o iscriversi alla pagine Fb per assistere on-line

Per tenerti aggiornato sull'attività di Studi Umanistici Rogersiani qui

domenica 22 gennaio 2023

"La dieta pensa positivo" di Emanuele Parrella (2020)

 Un giorno un mio professore mi disse di non credere nei libri fai date, ma valeva la pena leggerli. Ebbene, questo è il mio parere di "La dieta pensa positivo" di Emanuele Parrella. 

La qualità che più ho apprezzato del manuale è il considerare la dieta come parte di una serie di attività che la persona può mettere in atto per controllare o modificare le sue abitudini alimentari. 

Ritengo che la sola lettura del libro possa facilitare lo sviluppo di uno stile di vita più sano, ma solo nei lettori dotati di un elevata conoscenza di se stessi. Il linguaggio impiegato suona a tratti un po' troppo spinto su tecniche di matrice cognitivista. L'esito che traspare dalle pagine del libro è il pericolo di cadere nella convinzione di un pensiero magico secondo il quale basti pensare ad un cambiamento perché tale cambiamento avvenga. 

La realtà è che cambiare stile di vita è molto faticoso, tanto che spesso la persona vittima di abitudini malsane si confronta con le ricadute e le conseguenti demoralizzazioni. Ecco, nel libro ho trovato troppo poco spazio dedicato alle emozioni.

Malgrado tutto ciò, sono ben lieto di aver comprato e letto questo libro. La mia recensione è positiva.


domenica 27 novembre 2022

Ingiusto è il tempo di morire - 29 novembre 2022, Teatro Magnolfi - Prato

Lettura scenica scritta da Mario Ruocco e recitata dalla Compagnia Attori per Caso di Firenze
(Luca Gori, Raffaella Pisanu, Sonia Renzetti, Micaela Savini, Maria Domanico, regista Alessandro
Mazzoni), con intermezzi di musica da camera del Quartetto a Fiati Leopolda di Firenze (Marco
Bellini clarinetto, David Muntoni sax contralto, Mario Ruocco sax tenore, Fabio Galli sax baritono).
Musiche dello stesso periodo storico della legge Leopoldina, contro la pena di morte (1786), tratte
dal Requiem di Mozart e dalla Suite HWV 437 di Haendel.
 
Nato per la festa della toscana, lo spettacolo è liberamente ispirato al caso Lisa M. Montgomery,
una donna giustiziata nel 2021 in Indiana (USA), rea di aver preso possesso nel 2004 del feto di una
signora all'ottavo mese di gravidanza e di aver poi ucciso quest'ultima. La condanna è stata portata a
termine, malgrado Lisa fosse affetta da grave patologia psichiatrica.
 
Parole e musica, con suggestive atmosfere semantiche e sonore, forgiano il messaggio etico di un
ingiusto tempo di morire per la mano vendicativa del boia, foriera di odio e vendetta. In particolare
il Requiem ci mette di fronte al mistero della vita e della morte, alla stregua del rapporto tra giusto e
ingiusto. A tratti le note faticano a emergere da astratti sonori, improvvisamente interrotti da
fortissimi. Le vibrazioni acustiche sembrano rievocare dolore e rabbia: il giudizio universale che
incombe sulle nostre azioni, come se ci fosse qualcosa al di di un tempo e di uno spazio che
giudica, Dio, per ci chi crede. Poi la pietà. Chi muore rimane nella nostra memoria. Noi esseri
umani riusciamo a concepire la morte solo attraverso una qualsiasi risoluzione in vita: il concetto di
Resurrezione per i credenti, o anche solo di eredità (non solo materiale) di ciascuno di noi, chiamato
a dare il proprio contributo all'intera storia dell'umanità.


L'autore del testo. Mario Ruocco, psicologo, psicoterapeuta e criminologo clinico. Lavora nell'ambito della psicoterapia. Sensibile al contrasto dell'emarginazione sociale e alla tutela dei cittadini più fragili,
ha ricoperto il ruolo di Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze e ormai da
anni ricopre un'incarico stabile di psicologo e criminologo clinico presso la Casa Circondariale di
Prato. Quotidianamente lavora per aiutare le persone con disagio psicologico.
Alla sua formazione in psicologia, affianca un lungo percorso da musicista, che lo vede impegnato
in numerosi concerti di musica classica, con l'intento di promuovere messaggi prosociali attraverso
la musica.
 
Il Quartetto a fiati Leopolda. Nasce tra i musicisti delle prime fila del più vasto complesso
musicale della Filarmonica Leopolda di Firenze, fondata nel 1989. Il Quartetto è composto da
maestri diplomati al Conservatorio, destreggia un repertorio eterogeneo che spazia dalla musica
sacra, alla musica da camera, fino alla musica jazz e rock.
 
Il regista. L'incontro di Alessandro Mazzoni col Teatro nasce all'età di 14 anni, quando in
occasione di una festa religiosa gli venne affidato il ruolo di Stenterello nella commedia "Ginevra
degli Almieri" presso la parrocchia di Gesù Buon Pastore di Casellina. La timidezza di un ragazzo
come tanti, messa a "nudo" su un palcoscenico, il coraggio trovato chissà dove, che trasformava
quell'apparente insuperabile limite in vera Passione. Da quel giorno il Teatro è entrato nelle sue
vene. Una passione che Alessandro decise di coltivare fino a maturare la consapevolezza di voler
condividere questa passione con altre persone: così nacque quasi "per caso", ma non "a caso", la
compagnia "Attori per Caso". Oggi la sua energia scaturisce dal vedere brillare gli occhi di tante
altre persone che partecipano ai suoi corsi o che fanno parte della sua Compagnia, persone che
grazie al teatro superano il suo stesso apparente insuperabile limite.


giovedì 11 agosto 2022

Adolescenti e adottati. Maneggiare con cura. Anna Genni Miliotti. Edizione Franco Angeli, 2013

 Un libro abbondante di informazioni, che non può mancare nella biblioteca di chi si occupa a qualsiasi titolo di adolescenti e, più specificamente, adolescenti adottati.

L'adozione è una materia complessa, che va conosciuta. Troppi sono gli errori che possiamo commettere in assenza delle informazioni ben divulgate dall'autrice in questo suo libro. L'adolescenza della persona adottata non può essere confrontata all'adolescenza degli altri giovani che hanno la fortuna di crescere nel paese in cui sono nati e con la famiglia che li ha messi al mondo.

Ho trovto il libro illuminante, ben scritto.

Da leggere

"Sul lettino di Freud" di Irvin D. Yalom. Ed. Beat besteller (2022). Titolo originale "Lying on the Couch (1996)

Con il romanzo "Sul lettino di Freud" ho finalmente trovato il libro da consigliare quando mi concedo una qualsiasi confidenza a u...