venerdì 31 gennaio 2014

"Magazzino 18" di Simone Cristicchi (2014)

Uno spettacolo teatrale di ricostruzione storica di una vicenda dolorosa: la memoria è qui carica di nostalgia, tristezza e rabbia. Purtroppo la rappresentazione teatrale di Firenze è stata disturbata dalla visita di un gruppo di giovani, che in nome di un'ideologia politica, pretendevano di informare persone che hanno vissuto sulla propria pelle la triste vicenda dell'esodo dall'istria, con l'intento di volerle convincere di un presunto revisionismo storico. Tra quelle persone anche mia madre, presente in sala. Si è trattata di una visita violenta, arrogante e volgare, che ha suscitato tensioni e rabbia nella platea presente. Finita l'invasione è iniziato lo spettacolo. Simone Cristicchi, bravissimo, ha con eleganza e singolare intensità emotiva, descritto quanto accaduto al popolo istriano, costretto a scappare da un enpasse sociopolotico, che ha provocato numerossissimi morti e inestimabile dolore. Al termine, la platea ha ringraziato il cantautore con un applauso lungo e intenso. Gli occhi degli anziani erano bagnati da lacrime di una ferita mai rimarginata. La nostalgia è dura a morire. La memoria mi riporta a quelle lacrime, che bagnavano anche gli occhi di mia nonna, vedova a soli 21 anni, quando tanti anni fa non trovava conforto in sere solitarie, passate con me ancora piccolo.

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