domenica 29 maggio 2016

"La grande sera" di Giuseppe Pontiggia (premio Strega 1989)

Un uomo scompare. Nessun preavviso, nessuna traccia. L'incredulità di chi lo conosce si confronta presto con i misteri che costellano la sua vita. Menzogne e verità si intrecciano più e più volte, in una vertiginosa stratificazione di spazi segreti, i cui confini diventano fragili anche per chi credeva di conoscere quella persona. Emozioni opposte trovano punti di incontro inimmaginabili fino al giorno della scomparsa. Come volani impazziti, tali emozioni assumono le sembianze dei loro opposti. Così le aspettative si trasformano in delusione, i sogni in occasioni mancate. L'amore in invidia, la gioia in nostalgia.
Insignito del Premio Strega nel 1989, Pontiggia pare far leva sulle debolezze umane per dirci che niente è scontato della nostra esistenza individuale e relazionale. Tradendo una visione della vita a  cinica e sfrontata, la perlustrazione emotiva dei personaggi ci fa sentire tutti più umani.

"Geografia di un dolore perfetto" di Enrico Galiano. Garzanti Editore, 2023

 Non è il primo libro che leggo di Enrico Galiano, qualche tempo fa mi ero imbattuto nella sua opera intitolata " L'arte di sbaglia...