giovedì 26 agosto 2010

"Canale Mussolini" di Antonio Pennacchi (Premio Strega 2010)

Il romanzo racconta le vicende di una famiglia coinvolta nella bonifica delle Paludi Pontine e nella sua colonizzazione, insieme ad altre numerosissime famiglie provenienti dall'Emilia, dal Veneto e dal Friuli.
Le disavventure del nucleo familiare sono contestualizzate da approfondimenti storici che aiutano il lettore a comprendere le mille contraddizioni dell'era fascista, dalle cui ceneri nasce la Repubblica Italiana, con altrettante contraddizioni, che perdurano insanabili fino ai giorni nostri.
La lettura mi ha restituito una maggiore consapevolezza dell'anima del nostro Paese.
Trovo singolare la prospettiva proposta nel ripercorrere la Storia: l'autore riesce ad apparire neutrale, sebbene la voce narrante assuma i panni di chi si è lasciato affascinare dal mito del superuomo e ha creduto in Mussolini fino all'ultimo, giustificandone i misfatti persino con argomentazioni goffe e sempliciste.
Ne esce un libro leggero, ma contemporaneamente coinvolgente, che si lascia divorare con passione, anche per la singolare rappresetazione delle tragedie umane che in quel periodo hanno colpito il popolo italiano.
Finito di leggere il romanzo, il sorriso e il trasporto provocato dalle pagine di Pennacchi contrasta con il brivido della memoria legata alla tragedia dell'Olocausto. Il pensiero va alle vittime delle leggi razziali, di cui troviamo testimonianza in ormai celebri opere, strazianti e indimenticabili: ne cito due tra tutte, "Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani (1962), e "Se questo è un uomo" di Primo Levi (1947).

"Il peso della farfalla" di Erri de Luca (2009)

Due vite, quella di un camoscio e del suo cacciatore, si affrontano: l'una contro l'altra, in un unico destino esistenziale, intrecciato in un dialogo emotivo, i cui messaggi passano per odori, movimenti, stagioni e sensazioni.
Quando la comunicazione riesce a superare gli sterili confini del linguaggio verbale, due esseri, seppure appartenenti a specie diverse, riescono a entrare in contatto. L'elemento comune che accompagna i due protagonisti per l'intera storia è la natura, descritta con magistrale linguaggio poetico, fino ad assumere i caratteri dell'assoluto.
La lettura rallenta la percezione del tempo, rende rarefatta i confini del tangibile, facilitando la capacità di accogliere l'infinito.
Il sapore meditativo del racconto riempie l'anima con risposte concrete ad interrogtivi esistenziali: se solo sviluppiamo la capacità di accogliere le informazioni di tutti i nostri sensi percettivi, ci sentiamo più vicini a chi riteniamo diverso da noi.
Ho appena finito di leggere l'opera e il mio universo mi sembra più vasto e più popolato.
Il dialogo con l'infinto appare come una fonte di vita, dove la morte è solo una transizione temporanea. L'alternarsi delle stagioni è garante di un'eredità che riceviamo in dono, per regalarla alle generazioni future.
I libri sono un mondo parallelo, che prende vita solo attraverso la lettura. Ci influenzano e al contempo sono influenzati dal nostro agire, dalla nostra cultura e dal nostro modo di intendere la vita. Non c'è niente da fare: la società non sarebbe uguale a quella che conosciamo se non esistessero i libri. D'altra parte società diverse producono libri diversi.
I libri sono un patrimonio universale, capace di suscitare emozioni, suggerire nuove idee e modificare il modo di pensare della comunità intera.
I libri promuovono cambiamento: anche chi non li legge, ma vive nella società inevitabilmente contaminata dai libri, finisce per essere a sua volta contagiato dall'azione di cambiamento letteraria.
I libri si contaminano anche tra loro, influenzandone di generazione in generazione gli stili e i contenuti, per esempio stimolando nuove modalità espositive e correnti letterarie o culturali. Pertanto la lettura di un autore moderno implica in qualche modo l'esposizione ad autori classici, magari mai letti o conosciuti.
Il mondo dei libri è quindi un ambiente virtuale, intrinsecato col mondo così detto reale (ammesso e non concesso che i mondi virtuali e quelli reali sia nettamento distinti).
I due mondi intrecciano una reciproca relazione di interscambio, fino a costituire un unico universo culturale, dove noi stessi ci scopriamo recettori e promotori di messaggi e, pertanto, di cambiamento.
Attraverso la lettura ho scoperto verità che mi hanno profondamente influenzato. Qui ne parlo proponendo alcune riflessioni su alcuni libri che ho letto e su quelli che di volta in volta leggo.
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"Geografia di un dolore perfetto" di Enrico Galiano. Garzanti Editore, 2023

 Non è il primo libro che leggo di Enrico Galiano, qualche tempo fa mi ero imbattuto nella sua opera intitolata " L'arte di sbaglia...