lunedì 6 aprile 2020

"La misura del tempo" di Gianfranco Carofiglio, edizioni Einaudi (2019)



Il tema della distinzione tra il bene e il male sottende uno degli argomenti fondamentali dell'umanità intera, al pari della vita e della morte, la salute, il malessere e la libertà.

Chi di professione si occupa di tali argomenti, non può fare a meno di immergersi completamente, con tutto se stesso, nei dilemmi esistenziali che tali temi comportano. 
Inevitabile che vita privata e vita professionale trovino grandi sovrapposizioni.

Con questa chiave di lettura ho interpretato "La misura del tempo". 

Il titolo si riferisce non solo al tempo dell'io narrante, un avvocato penalista, ma anche al suo cliente (accusato di omicidio doloso e costretto in carcere per molti anni), e alla mamma di quest'ultimo.

In una dimensione olistica, il tempo è l'elemento comune a tutti i personaggi del romanzo: un tempo che può essere solo vissuto nel presente, al limite ricordato nel passato, solo in un mondo illusorio previsto al futuro. Si, perché in quanto a capacità di prevedere il futuro, l'uomo si è rivelato assai impacciato.

Con l'età lo scandire del tempo acquisisce diversa dimensione: maggiore densità se si conserva la capacità di stupirsi, come nei giovani, e maggiore velocità se ci si accontenta di una vita rassicurante, come capita all'adulto, per il quale tutto è prevedibile e, allo stesso tempo, meno colorato.

Quando capita di gestire il tempo di un cittadino, chiunque esso sia, tutto diventa più complicato. E' necessario effettuare un processo basato sulla logica e sull'intelligenza, non certo sull'emozioni, ancor meno sulle suggestioni. 

Numerose le riflessioni sull'importanza di un processo dubitativo e sul ruolo della difesa, innanzi a magistrati chiamati a gestire con etica il loro potere esecutivo. Da censurare le indagini probatorie tese a confermare un'unica spiegazione del reato.

Il romanzo mi è piaciuto: io stesso lavoro nell'ambito della giustizia, come giudice onorario al tribunale per minorenni fino a poco tempo fa, come psicologo penitenziario da oltre dieci anni (e tutt'oggi). Condivido a pieno la prospettiva dell'Autore.

Romanzo da leggere e da custodire in libreria con gelosia

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