mercoledì 27 gennaio 2021

"La regina degli scacchi" serie televisiva tratta dall'omonimo romanzo di Walter Tevis (1983)

Ho visto la serie "La regina degli scacchi". Mi è piaciuta moltissimo.
Una storia di abbandoni, adozione, droga marginalità sociale, successo, lotta di classe, riscatto, cooperazione ed emancipazione.
In un continuo gioco di inversione figura/sfondo, gli scacchi sono la metafora di una battaglia tra noi e il resto del mondo. Se siamo amati è più facile amare e se amiamo, anche l'atteggiamento che riserviamo alla nostra persona è di cura e benevolenza. Credere in noi stessi è la regola numero uno per vincere nel gioco, come nella vita. E qui vincere non significa solo battere l'avversario, ma anche riscoprire come lui possa migliorarci. Lottare non è solo combattere, ma anche (e forse soprattutto) dialogare, lontani da ideologie e pregiudizi.
Il successo  non deve annebbiare la capacità di incontrare l'Altro. Solo in questo modo si riesce  a superare il macabro gioco a somma zero (dove c'è un vincitore c'è un perdente) e a vincere in due

Da vedere

 

 

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